30 agosto 2005

BAMBINI, PSICHIATRIA E PSICOFARMACI

Da una recente indagine tre minori ogni mille (circa 30.000 in Italia) risultano in terapia con psicofarmaci, in particolare gli antidepressivi che non hanno la licenza d’uso per l’età pediatrica. Il mondo dei minori dai 0 ai 14 anni è ormai preso di mira dalla psichiatria che diffonde statistiche sempre più allarmanti, solo nell’ultimo anno è stato dichiarato che su 8.103.000 minori in Italia, ben il 9% (730.000), sarebbero affetti da disturbi mentali e il 4% (340.000) secondo le associazioni scientifiche di impostazione organicista.
Nei vari convegni psichiatrici vengono riversate sul pubblico innumerevoli illustrazioni con le più recenti teorie psichiatriche, secondo le quali la composizione chimica e fisica del cervello determina il comportamento, i disturbi mentali e le inabilità. Quello che manca sono prove scientifiche.
Per l'indagine in Italia sulla depressione fra i minori è stato dichiarato che gli strumenti utilizzati dai ricercatori per l'indagine, sono in assoluto la checklist più utilizzata nel mondo per studi sul disagio psicologico in età evolutiva, e l'intervista semi-strutturata preparata dal Prof. Goodman, ricercatore del gruppo di maggiori epidemiologi inglesi (Rutter). Tutto questo sa di scientifico ma i questionari e scale comunemente usati per diagnosticare l'ADHD e altri disturbi mentali sono altamente soggettivi e impressionistici.
Se i medici impiegassero dei questionari per rilevare l'ulcera o il morbillo sarebbe molto preoccupante in quanto decadrebbero le fondamenta della medicina e della scienza.
Come ha affermato Elliot S. Valenstein, medico, biopsicologo: "Non esistono test che possano accertare la condizione chimica del cervello di una persona viva e non si sono trovate manifestazioni biologiche, anatomiche o funzionali affidabili che permettano di distinguere i cervelli dei pazienti etichettati come malati mentali".
La parte peggiore di tutto questo è che il trattamento di questi presunti disturbi è soprattutto farmacologico. La potente campagna di marketing della psichiatria ha oscurato qualsiasi altra iniziativa alternativa indirizzata alle difficoltà dei bambini, come soluzioni educative (come ad esempio affiancare al bambino qualcuno che lo segua nello studio, ottenendo miglioramenti nel rendimento scolastico), nutrizionali (svariati studi hanno dimostrato che eccesso di zuccheri, allergie o intolleranze alimentari sono spesso la causa dell’insorgere di reazioni che possono essere confusi con problemi di natura mentale ed emotiva) ed altrettanti studi scientifici hanno dimostrato che problemi fisici non diagnosticati possono manifestarsi come "sintomi psichiatrici".
Contrariamente all’opinione implicitamente diffusa nella psichiatria, l'uomo non è un animale e tanto meno i bambini che hanno tutto il diritto di aspettarsi protezione, assistenza, amore e l’opportunità di realizzare il loro pieno potenziale nella vita. Tale obiettivo potrà essere raggiunto solo quando screening indiscreti nella vita dei bambini, diagnosi frettolose e somministrazione di farmaci saranno fuori dalla scuola e dalla vita dei bambini.
Chiunque ritiene di aver subito danni causati da trattamenti psichiatrici può mettersi in contatto con il Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani.

Per informazioni Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani Onlus
e-mail: ccdu_italia@hotmail.com
Tel. 0236510685

22 agosto 2005

EVOLUZIONE DI UNA PSEUDOSCIENZA

Fin dalle loro origini, quando non erano niente altro che guardie carcerarie nei manicomi, gli psichiatri hanno cambiato di poco la loro metodologia brutale se non per il fatto di aver introdotto contenzioni elettriche e chimiche.
Oggi vengono usati molti metodi, tutti violenti, tutti potenzialmente letali, con i quali il personale degli ospedali sottopone un paziente alla contenzione fisica brutale, di solito poco prima di somministrargli potenti farmaci per fargli perdere conoscenza.
L'Unione Europea ha chiesto ad un certo numero di Paesi dell'Est di eliminare i letti a gabbia (circondati da sbarre, in modo che non si possa scendere dal letto, e per alcuni tipi non ci si può neanche sedere su di esso) considerandoli una pratica degradante ed inumana. La Repubblica Ceca li ha resi illegali soltanto nel 2004.
A differenza della medicina, la cui storia risale almeno all'antica Grecia, la psichiatria è una disciplina molto giovane.
Mentre la medicina progrediva lungo un sentiero delimitato da principi rigorosamente scientifici e scandito da importanti scoperte, la psichiatria sviluppava le proprie idee in maniera del tutto indipendente dal modello scientifico. Jhoann Reil, nei primi dell'800, coniò il temine psichiatria "cura dell'anima" e fu il primo ad attribuire al "trattamento psichiatrico" la parvenza di scienza medica e chirurgica: le sue "terapie psichiche" erano fatte di massaggi, frustate, bastonate e somministrazione di oppio.
Elliot S. Valenstein, medico, biopsicologo, scrive: "I trattamenti fisici aiutano gli psichiatri ad acquistare rispettabilità nel campo della medicina e consentono loro di competere meglio con i neurologi, i quali spesso si occupano dei pazienti affetti dai cosiddetti disturbi nervosi".
Fu così che nel 1928-1938, la psichiatria introdusse una galleria degli orrori formata da shock indotto con Metrozol, shock insulinico, elettroshock e psicochirurgia. Per migliorare la cattiva reputazione che la psichiatria aveva in campo medico, così come osservò lo psichiatra David Healey, la stessa ideò un sistema di classificazione radicalmente diverso e completamente estraneo rispetto a qualsiasi criterio che la medicina avesse mai seguito: un manuale esclusivamente dedicato alle diagnosi o alla classificazione dei soli sintomi, non delle malattie, il DSM, portando al trattamento farmacologico non necessario milioni di persone.
Nel 1998, con la distribuzione del kit "Guida alla salute mentale nella medicina generale" da parte dell'OMS, ebbe inizio l'infiltrazione psichiatrica nel campo medico: il kit era stato ideato per agevolare e incoraggiare i medici a utilizzare le liste comportamentali preparate dagli psichiatri per la diagnosi della malattia mentale. La carenza di basi scientifiche fu compensata con aggressive tecniche di marketing. La diagnosi viene eseguita in base ad una lista preparata di sintomi, che comprende anche un piano terapeutico prestabilito e l'invio del paziente ad uno psichiatra. Risultati di questo piano di marketing: dal 1999 al 2003 il solo mercato dei farmaci per la "cura" della schizofrenia passò da 5 miliardi di dollari a 12,2 miliardi in Italia, Francia, Germania, Stati Uniti, Regno Unito e Canada; dal '99 al 2000 l'incremento degli antidepressivi è stato del 19%.
Non vedendo una differenza tra un uomo e un animale, i comportamentalisti da Pavlov, Watson e Skinner fino agli psicologi odierni, hanno condotto esperimenti su cani e ratti per decenni. Sulla base di queste dubbie ricerche, il comportamentalismo, dovrebbe spiegare che cosa fa agire l'uomo. Manca però qualsiasi tipo di risultato pratico o utile per l'uomo. Poiché negando l'esistenza dell'anima, il comportamentalismo e tutte le conclusioni psicologiche false sono distruttive e degradano la natura complessa dell'esperienza umana ad un mero comportamento stimolo-risposta. Trattamento medico appropriato, buona nutrizione, un ambiente sano e sicuro e attività che promuovano la fiducia, faranno molto di più per una persona sofferente di quanto non facciano il trattamento ripetuto con psicofarmaci, shock, contenzioni violente e altri abusi psichiatrici.
Chiunque ritiene di aver subito danni causati da trattamenti psichiatrici, può mettersi in contatto con il Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani.
Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani-Onlus
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08 agosto 2005

Una giovinezza in frantumi

Nello sconforto della visione del proprio futuro una ragazza ha deciso di rendere nota la sua drammatica vicenda per impedire che altri abbiano la stessa sorte, per motivi di privacy verrà usato un nome di fantasia. Un'adolescenza vissuta dentro e fuori da case di cura e reparti psichiatrici. Tutto è iniziato a causa di incomprensioni in famiglia che causavano turbamenti. Marta, poco più che ragazzina viene indirizzata, con la madre, da uno psichiatra e inizia così il suo calvario: in seguito alla diagnosi gli vengono prescritti alcuni psicofarmaci che le causano notevole riduzione delle capacità di apprendimento, attenzione e concentrazione nello studio, calo della capacità di reazione e alcuni scompensi fisici che peggiorano lo stato mentale di Marta che la porta ad una diagnosi per disturbi mentali con ricovero. Durante la degenza la terapia consiste di ulteriori farmaci e raccomandazioni sull'importanza di continuare a "curarsi" anche dopo la dimissione. Rientrata a casa la situazione in famiglia non è cambiata e le ripercussioni sono maggiori, sotto l'effetto dei farmaci che acutizzano lo stato di disagio e la sua apatia alternandola a reazioni di collera, Marta viene nuovamente ricoverata, stavolta come Trattamento Sanitario Obbligatorio (TSO) in seguito ad un litigio con i familiari durante il quale ha una reazione inconsueta al suo carattere che la porta a rompere dei quadri. Altro ospedale, reparto psichiatrico, altri farmaci. Marta racconta di aver raggiunto la prescrizione di 12 pastiglie al giorno, e così passano i mesi e Marta non migliora, anzi le sue prospettive cominciano a sfumare. Consigliano alla madre una casa di cura privata in Toscana, diretta da un eminente psichiatra italiano, fra i più in vista nel settore. La madre prende la decisione e parte con la figlia. Giunte in loco Marta inizia l'iter terapeutico con visite, diagnosi e terapie farmacologiche, mentre la madre le sta accanto per un periodo di alcuni mesi , dopo i quali l'ennesima proposta di terapia è l'elettroshock, (pratica molto utilizzata in questa clinica), il motivo: la terapia farmacologica sembra non dare risultati. La madre si rifiuta. Le prescrivono la terapia da continuare a casa e la congedano. La famiglia solo per questo periodo di trattamento ha speso ben 250 milioni delle vecchie lire, la liquidazione della madre, una vita di sacrifici. Marta comincia ad avere, oltre ai vari effetti collaterali fisici e mentali, turbamenti sessuali mai avuti prima che la sconvolgono. A casa Marta continua la terapia ma non le da giovamento e sente che la sua vita è stata segnata negli anni migliori della giovinezza e, nonostante la laurea, ottenuta con molta fatica, sente di non aver fiducia in se stessa e di dover lottare per credere di riuscire a crearsi un futuro.
Chiunque ritiene di aver subito danni causati da trattamenti psichiatrici, può mettersi in contatto con il Comitato dei cittadini per i Diritti Umani.
Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani-Onlus
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03 agosto 2005

APA: INFORMAZIONI FUORVIANTI E CONTRADDITORIE SULLA TEORIA DELLO "SQUILIBRIO BIOCHIMICO"

LOS ANGELES: Sono 36 milioni gli americani a cui sono prescritti farmaci che la Food and Drug Administration (o FDA) sta indagando per i loro effetti collaterali (l’insorgere di istinti suicidi o l’aggravio dei sintomi depressivi). Il Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani Internazionale (CCDU) accusa pertanto la American Psichiatric Association (APA) di promuovere in malafede la teoria, mai dimostrata scientificamente, dello "squilibrio biochimico", al fine di sostenere il fatturato annuale di 14 miliardi di dollari dell’industria farmaceutica.
Per anni l’APA ha affermato che i problemi mentali nascono da o sono il risultato di uno "squilibrio" biochimico cerebrale. Nel giugno del 2005, però, l’attuale presidente dell’APA, Steven Sharfstein ha finalmente ammesso che "non esistono test di laboratorio chiari e inequivocabili" che confermino questa teoria. Questa dichiarazione è stata subito dopo seguita da quella del dott. Mark Graff, responsabile dei contatti con il pubblico dell’APA, che al telegiornale della CBS 2 ha ammesso che il termine "squilibrio biochimico" è stato con tutta probabilità inventato dall’industria farmaceutica e che "non esistono analisi sanguigne" che stabiliscano l’esistenza di tale squilibrio.
Tali ammissioni contraddicono direttamente gli scritti e il sito web della stessa APA. Il CCDU International ha mandato una richiesta di informazioni al dott. Darrel Regier, direttore della ricerca presso l’APA, chiedendogli di fornire l’elenco di tutti gli studi scientifici e medici che l’APA usa per confermare le proprie affermazioni, e precisamente:
1) che i disordini mentali sono "disordini del cervello";
2) che "i medicinali sono in grado di correggere gli squilibri biochimici cerebrali";
3) che "la malattia mentale è una malattia che colpisce il cervello di una persona o si manifesta in esso".
L’APA sostiene di far parte della comunità scientifica "trasparente", ma il CCDU Internazionale non ha ancora ricevuto i risultati degli studi scientifici che confermino le sopra citate affermazioni, nonostante il fatto che l’APA abbia ammesso di aver ricevuto la richiesta di produrre tali studi. Quello che il CCDU Internazionale vorrebbe ottenere è che l’APA renda pubblici i propri studi così che le persone possano essere correttamente informate.
Bruce Wiseman, presidente della sezione statunitense del CCDU, ha dichiarato: "L’APA tergiversa perché non sono mai stati condotti test medici che confermassero scientificamente che i disordini mentali abbiano il loro fondamento nel cervello o siano la conseguenza di uno ‘squilibrio’ biochimico cerebrale. È necessario che l’APA dia le prove delle proprie affermazioni. Bisogna impedire all’APA di usare dichiarazioni pseudoscientifiche per ottenere dallo stato finanziamenti nell’ordine dei miliardi di dollari o per ingannare le persone in generale, facendo loro credere di aver bisogno di psicofarmaci per sanare uno squilibrio biochimico che in realtà non esiste".
David Kaiser, psichiatra di Chicago, ha dichiarato che: "… la psichiatria moderna deve ancora dimostrare in maniera convincente che anche solo una malattia mentale è di origine genetica/biologica… Ai pazienti sono stati diagnosticati ‘squilibri biochimici’ nonostante non esista alcun test per sostenere una simile affermazione e… non esiste un’idea chiara di quello che potrebbe essere un giusto equilibrio".
Il 30 giugno, la FDA ha emesso un pubblico avvertimento sugli antidepressivi, avvertendo che tutti i soggetti adulti cui tali farmaci sono stati prescritti, vanno seguiti per cogliere l’insorgere di istinti suicidi o l’aggravarsi dei sintomi depressivi. Si tratta del terzo serio allarme sui farmaci psichiatrici lanciato solo nel 2005. Il primo è stato il riquadro nero di avvertimento da apporre su tutte le confezioni di antidepressivi somministrati ai minorenni, che avverte del possibile aumento degli istinti suicidi nei soggetti in terapia. Il secondo, anch’esso del giugno 2005, è stata la richiesta di riesaminare i farmaci usati per trattare il disturbo di iperattività da deficit di attenzione (o ADHD), quali cause potenziali di violenza, psicosi, allucinazioni e suicidio.
"La gente ha il diritto di sapere la verità sulla completa mancanza di scientificità che sta alla base delle diagnosi psichiatriche", ha dichiarato il dott. Cestari, Presidente del CCDU italiano.
Il sito web del CCHR riporta le testimonianze di genitori che hanno visto morire i propri figli in seguito alla somministrazione di farmaci cui erano stati ingannevolmente persuasi a ricorrere spinti da fraudolente affermazioni sullo squilibrio chimico. Questi video sono disponibili anche con i sottotitoli in italiano.
Il Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani è stato fondato nel 1969 dalla Chiesa di Scientology per investigare e denunciare le violazioni dei diritti umani nel campo della salute mentale.